Costruire un ponte è l’attività iconica dell’ingegneria civile. Ma un ponte è iconico anche di valori umani, sociali e politici, vista la sua simbologia che richiama l’unione, la fratellanza, l’attraversare le difficoltà e/o le differenze per venirsi incontro.

Ma qualcuno si è mai chiesto come si costruisce un ponte?

Vediamo i passaggi fondamentali di questo processo.

Fase preliminare

Il processo di costruzione di un ponte inizia con degli studi preliminari. Gli ingegneri valutano vari fattori come la topografia, l’idrologia, la geologia e l’impatto ambientale. Il processo di selezione del sito prevede l’identificazione di luoghi adatti a soddisfare i requisiti funzionali del ponte, cosa che negli ultimi decenni comprende anche un focus specifico sull’impatto ambientale.

Una volta individuato il sito adatto, si procede con la fase di progettazione vera e propria, la parte più interessante perché mette in campo tutte le conoscenze ingegneristiche, storiche e burocratiche a disposizione del team preposto da chi in quel momento gestisce l’appalto (o ambisce a gestirlo, se parliamo di una fase ancora più preliminare, precedente alla gara). 

Molto in breve: il team di progettazione valutano diversi tipi di ponte, considerando fattori come la lunghezza della campata, la capacità di carico, ma anche l’estetica ed eventualmente l’impronta autoriale dell’architetto. 

Un ponte può infatti essere a travi, ad arco, sospeso, strallato o di altro tipo, in base ai requisiti specifici del progetto.

Progettazione assistita

Ma come funziona nella pratica la progettazione? Molte persone immaginano gruppi di ingegneri chiusi nei loro uffici, con grandi tavoli da geometra, compassi, calcolatrici alla mano. In realtà oggi abbiamo un vasto assortimento di software avanzati di progettazione assistita da computer (CAD) che hanno lo straordinario vantaggio di simulare il comportamento del ponte in diverse condizioni di carico. 

Ovviamente stiamo operando una semplificazione che consenta a tutti di capire a grandi linee come funziona l’iter di progettazione: questa fase è in realtà fitta di divisioni di responsabilità diverse, di passaggi burocratici e tecnici e altro. 

Per riassumere ulteriormente, possiamo aggiungere che questa analisi aiuta a ottimizzare il progetto, assicurando che il ponte possa resistere ai carichi previsti e alle forze ambientali come vento, terremoti e variazioni di temperatura.

La costruzione del ponte vera e propria

Le fondamenta possono essere a pali o a cassoni, e prevedono sempre lo scavo del terreno, l’installazione degli elementi di fondazione e il loro rinforzo con acciaio o cemento.

Sopra le fondamenta vengono poggiati gli elementi della sottostruttura del ponte, che siano pilastri, spalle e altri elementi di supporto. 

Questi pilastri, di norma costruiti in acqua, sostengono la sovrastruttura del ponte e distribuiscono il peso sulle fondamenta precedentemente gettate. Le spalle, invece, sostengono le estremità del ponte. La costruzione della sottostruttura prevede il montaggio di casseforme, l’armatura e il getto di calcestruzzo per dare forma agli elementi strutturali desiderati.

Assemblaggio della sovrastruttura

A questo punto è il momento di assemblare la sovrastruttura, la parte più visibile e che dà identità al ponte.

La sovrastruttura comprende la carreggiata, l’impalcato, le travi e altri componenti che portano il carico. A seconda del tipo di ponte, l’assemblaggio della sovrastruttura può prevedere diverse tecniche. 

Per operare un’ulteriore estrema semplificazione: per i ponti a travi, le travi prefabbricate in calcestruzzo o acciaio vengono sollevate in posizione e fissate alla sottostruttura. 

Per i ponti ad arco, vengono invece prima edificati i segmenti dell’arco e poi vengono collegati tra loro per andare a creare la sovrastruttura. Invece i ponti sospesi e strallati (ad esempio il Golden Gate Bridge che si vede nell’immagine principale correlata a questo post) richiedono il montaggio di torri e cavi, seguito dall’installazione dell’impalcato.

Installazione dell’impalcato e della pavimentazione

L’installazione dell’impalcato e della pavimentazione è la fase finale della costruzione di un ponte. Viene posato l’impalcato stradale, in genere composto da cemento o acciaio, per creare una superficie stabile per i veicoli e i pedoni. 

È in questa fase che si rendono uniformi le superfici stradali in corrispondenza dei giunti di dilatazione, e che si mettono in pratica le misure di drenaggio.

Alla fine , è la volta di ispezioni, prove non distruttive, prove di carico e altre tecniche per garantire che il ponte soddisfi gli standard di sicurezza.