Il calcestruzzo come lo conosciamo oggi ha una lunga storia, che si dipana dall’antica Roma e attraversa molti popoli diversi, con abitudini costruttive e di trasporto materiale diverse. Ma il calcestruzzo c’è sempre stato, come materiale costruttivo insieme al cemento – con il quale però sussistono diverse differenze – ed ha contribuito a plasmare la forma che hanno non solo i nostri nuclei abitativi odierni, ma anche spesso i nostri scavi archeologici.

Cos’è il calcestruzzo

Il calcestruzzo è costituito da una miscela di particelle grandi e piccole accoppiate a una pasta. La pasta indurisce e lega le particelle, permettendone l’utilizzo come materiale da costruzione, come accade per molti altri materiali affini.

Il calcestruzzo è stato utilizzato nel corso della storia in diversi modi, grazie alla sua adattabilità e alla sua durata. 

Il calcestruzzo nella storia

Ecco alcuni materiali affini al calcestruzzo come prestazioni e impieghi, che sono state usate nell’edilizia storica:

1) Cemento

Il cemento è usato come legante in materiali da costruzione come la malta, il calcestruzzo, lo stucco e la boiacca e altri prodotti caratterizzati da una polvere più o meno fine. Di solito è composto da calcare, ma può contenere anche argilla, sabbia silicea e conchiglie. Nel corso della storia, l’uso che le varie culture facevano dipendeva da ciò a cui avevano accesso e dal luogo in cui vivevano. Ad esempio venivano frantumati e mescolati ingredienti come il minerale di ferro con altri materiali prima di riscaldarli ad alte temperature, ma anche altri materiali, dal ghiaietto allo sterco di animali, sempre a seconda della reperibilità di questo materiale.

2) La malta

Mattoni, pietre e altri materiali da costruzione sono tenuti insieme dalla malta. Per costruirla si utilizzano cemento, sabbia e calce. Il cemento prevede l’aggiunta di acqua per attivarsi e un successivo fissaggio e indurimento. La malta è simile, ma contiene una quantità maggiore di acqua che la fa penetrare tra le fessure e gli interstizi. Entrambe le sostanze possono essere utilizzate come collante per diversi materiali da costruzione, tra cui piastrelle e pietra.

3) Argilla

L’argilla è composta da sabbia, fango e altre particelle di terra, a cui si possono aggiungere bastoni o paglia, oltre all’acqua. Una volta essiccata, l’argilla si restringe e cresce con il tempo. Alcune argille non sono adatte a luoghi umidi perché non vengono cotte in una fornace per indurirsi (argilla a crudo) e vengono invece essiccate all’aria, direttamente nella costruzione di cui vanno a far parte. 

Quando nasce il calcestruzzo

Spesso pensiamo al calcestruzzo come a un’invenzione moderna, ma non è così. Certo, il calcestruzzo che conosciamo oggi non è lo stesso delle origini. Tuttavia, materiali simili hanno avuto un ruolo nella storia. Questi materiali sono stati utilizzati per vari scopi, tra cui pavimenti, edifici, sculture, strade, ponti e gallerie.

Nel 6500 A.C. ad esempio sono state costruite le prime strutture in calcestruzzo, nell’odierna Siria e Giordania, a opera dei beduini. Nel 3000 A.C, gli egiziani utilizzarono il fango combinato con la paglia per ottenere un materiale da costruzione simile all’argilla. Per legare insieme i mattoni di argilla, idearono e utilizzarono malte di gesso e calce. Nello stesso periodo, i costruttori cinesi utilizzavano un cemento appiccicoso a base di riso.

Intorno al 700 a.C., i beduini scoprirono il cemento che indurisce con l’acqua e costruirono forni per produrre malta. La malta veniva utilizzata per costruire pavimenti, case e altre strutture. In questo periodo iniziarono anche a rincalzare il cemento, sapendo che se fosse stato troppo bagnato non avrebbe funzionato altrettanto bene.

I Greci poi, pur facendo uso del calcestruzzo, non avevano la stessa esperienza di altre società con le tecniche costruttive in merito.

I Romani costruirono la maggior parte delle loro strutture con rocce e materiali sciolti e li misero insieme. Combinavano anche mattoni estetici con il loro tipo di cemento. 

Il calcestruzzo si è formato come prodotto estetico e funzionale attraverso l’uso di componenti non strutturali.

La caduta dell’Impero Romano ha fatto poi scemare l’interesse per il calcestruzzo, che è stato ravvivato da scritti che ne spiegano la sostanza all’incirca all’inizio del 1400, quando la rinascita dell’umanesimo e un rinnovato interesse per il genere dei trattati riportano alla luce tecniche che si credevano disperse. 

Il cemento e il calcestruzzo moderni

Nel 1793, John Smeaton sviluppò un metodo più efficiente per produrre calce idraulica. Il materiale veniva utilizzato per favorire la presa del cemento e il processo di produzione migliorato rendeva più facile la miscelazione del calcestruzzo e la sua rapida presa.

Nel 1824, grazie all’invenzione del cemento Portland da parte del muratore Joseph Aspdin, fu un anno cruciale per la storia del calcestruzzo. Il cemento Portland era un potente tipo di materiale da costruzione che prendeva il nome dalla sua somiglianza con le pietre da costruzione di Portland, in Inghilterra. Il cemento fu prodotto bruciando gesso e argilla in un forno da Aspdin. In seguito, egli decise di produrre un clinker mescolando calcare e argilla.

Possiamo concludere che, sebbene sia considerato un elemento moderno del mondo industrializzato, il calcestruzzo ha una storia sorprendente e affascinante grazie al suo uso antico e alla sua flessibilità costruttiva.