A differenza di un contesto tecnico-scientifico, nella determinazione del significato delle parole e della loro storia spesso è difficile risalire alla verità. Ad esempio, il termine “galleria” ha un’origine abbastanza incerta; possiamo fare alcune speculazioni e possiamo provare a capire da dove derivi esattamente e come veniva usato da scrittori, saggisti, oppure nel linguaggio comune. Però difficilmente la conclusione che ne verrà tratta potrà essere considerata definitiva.

Scopriamone qualcosa in più.

La galleria nasce in Francia

Riporta il dizionario Treccani che il termine “galleria” deriva dal francese galerie. Potremmo accontentarci di questa spiegazione, se non fosse che il francese, come l’italiano, è una lingua neolatina (derivata dal latino), e quindi potrebbe esistere un antenato ancora più antico per il termine “galleria”.

Una galleria medievale

Ecco che nel XVI secolo troviamo il termine medievale galilaea, che sta ad indicare l’atrio all’entrata delle chiese. Il termine viene usato nel latino medievale, una lingua che deriva da una fusione tra il latino che parlava Giulio Cesare (per intenderci) e le lingue preesistenti alla conquista dell’impero romano, insieme alle lingue delle popolazioni Barbariche che determinarono la caduta dell’Impero Romano d’Occidente.

Oltre al significato di “portico” o “atrio di una chiesa”, il termine galilaea  indica anche un ambiente “di forma allungata e di rilevanti dimensioni, destinato, oltre che a particolari funzioni, a servire di comunicazione fra ambienti contigui” (sempre dal Dizionario Treccani).

Ma una seconda e fondamentale funzione della galilea è quella di far comunicare degli ambienti continui.

Nelle chiese ampie e spaziose a cui siamo abituati oggi risulta difficile immaginarlo, ma degli edifici preromanici, romanici e bizantini la norma era avere queste “galilee” a congiungere spazi particolarmente angusti, come loggiati, parte superiore tra le navate laterali.

Ancora oggi in numerose chiese visitabili si possono vedere cunicoli che congiungono la facciata della chiesa con l’abside senza passare dall’interno.

La galleria oggi

Oggi con “galleria” designiamo innanzitutto la galleria d’arte, derivata probabilmente dall’arredamento sfarzoso delle antiche gallerie, destinate solo all’elite perché in grado di congiungere spazi ad uso esclusivo dei padroni di casa.

Da qui, il significato più ampio di galleria d’arte.

Infine arriviamo al secondo significato, quello che interessa a noi, di “galleria stradale” oppure di “galleria ferroviaria”.

A questo significato appartengono anche le gallerie subsoniche, transoniche, supersoniche, ipersoniche, o idrodinamiche, che prendono il termine galleria nel senso di “tunnel” e lo rendono metaforico, o indicante un fenomeno fisico di forma simile a un tunnel.

Una curiosità finale

Il termine gallèria, con l’accento sulla “e”, indica un genere di farfalle della famiglia dei galleridi. Tra gli esemplari più comuni in Italia, abbiamo tignola degli alveari, le cui larve mangiano detriti di cera e probabilmente di sostanze animali.