Come molti altri, anche il settore edilizio si sta de-carbonizzando, e ciò rende l’uso del legno nelle costruzioni una prospettiva spesso auspicabile.
La premessa sottintesa è che non parleremo in questo articolo di strutture stradali, tunnel e viadotti, per i quali sono senz’altro più idonei materiali differenti, dal calcestruzzo, all’acciaio, al GFRP, giusto per citarne alcuni.
Però per l’edilizia privata il legno si rivela un alleato interessante.
De-carbonizzazione e legno
La decarbonizzazione degli edifici sarà essenziale affinché l’Europa raggiunga l’obiettivo di ridurre le emissioni di carbonio del 55% entro il 2030.
Ridurre le emissioni e il dispendio energetico, e quindi di conseguenza de-carbonizzare, non è certo un’attività semplice e richiede una valutazione stratificata e complessa, ma soprattutto comprensiva dell’analisi e studio di diverse con-cause.
Infatti, a seconda dei fattori scatenanti delle alte emissioni bisogna andare a ridurre un settore specifico. Ad esempio, una misura sempre valida per ridurre le emissioni è adattare, riusare e ristrutturare gli edifici esistenti, riducendo al minimo la loro impronta al carbonio.
Anche la progettazione di nuovi edifici con nuovi materiali occupa però un ruolo in questo processo.
La Francia e il legno
Per parlare di un contesto più ampio abbiamo scelto di portare il caso virtuoso della Francia.
In Francia, il legno è riconosciuto come settore strategico dal governo. In quanto materiale rinnovabile e di origine biologica con capacità di stoccaggio e cattura del carbonio, sta emergendo come una importante risposta alla transizione ecologica. L’industria del legno riguarda, in Francia come negli altri Paesi europei, non solo il settore edilizio: vi sono anche i mobili, gli imballaggi e l’energia, e la legislazione francese si sta muovendo per incentivare questi utilizzi invece degli omologhi (in genere materiali plastici).
Il regolamento del Ministero della Transizione ecologica francese (RE2020), entrato in vigore a inizio 2022, è la risposta istituzionale.
Regolamento per la transizione ecologica con il legno
Il RE2020 prevede tre sfere d’applicazione:
1) Il miglioramento delle prestazioni energetiche e la riduzione dei consumi degli edifici di nuova costruzione;
2) La riduzione dell’impatto dei nuovi edifici sul clima tenendo conto di tutte le emissioni dell’edificio durante il suo ciclo di vita;
3) La garanzia che chi vive nell’edificio in questione abbia accesso a un ambiente di vita e di lavoro adatto alle future condizioni climatiche (in particolare alle ondate di calore).
Gli ostacoli all’uso del legno nell’edilizia
Sebbene il settore sia promettente e sembri in crescita, esistono ancora ostacoli legati al legno. In primis va ricordato che non tutte le tipologie di legno possono essere usate per l’edilizia.
Potremmo suddividere questo materiale in due categorie: i legni duri, di cui si trovano migliaia di esemplari in Francia, e i legni teneri, utilizzati dalle imprese per la costruzione.
Per quanto riguarda i legni duri, è importante sviluppare un mercato a valle per assorbire la lavorazione dei legni duri, che sta diventando sempre meno onerosa per lavoratori e imprese francesi,grazie a recenti innovazioni tecnologiche.
Un secondo ostacolo è la posizione della Francia, e più in generale dell’Europa, rispetto al commercio nel settore del legno. Pur avendo la quarta superficie forestale dell’Unione Europea (17,2 milioni di ettari), la Francia continua a esportare una grande quantità di legno grezzo e a importare una grande quantità di legno lavorato, in particolare dalla Cina.
Legno importato
Se la Francia è un Paese produttore così fecondo, perché non usa i legnami per sé?
I problemi che spingono a esportare il legno grezzo e importare quello lavorato sono due: la mancanza di sbocchi a valle e la frammentazione delle proprietà delle foreste francesi, in mano a piccoli proprietari privati.
Il problema è che gran parte delle importazioni francesi sono sotto forma di prodotti finiti o non assemblati, soprattutto mobili.
Problemi ecologici del legno
Inoltre, bisogna fare attenzione anche alla fonte del legno, per potersi dichiarare completamente sostenibili. Il legno viene da Paesi tropicali? Sono state utilizzate aree disboscate per produrlo?
Il legno è stato trattato seguendo gli standard europei (se è prodotto all’estero)?
Per poter conclamare l’ecologicità del legno usato come materiale da costruzione bisogna rispondere in una certa maniera a tutte queste domande.