I bonus fiscali nascono generalmente con il duplice intento di incentivare i consumi, ma anche di migliorare il livello di abitabilità di diversi tipi di immobile.

Normalmente infatti l’inquinamento acustico non è un parametro considerato dalle famiglie quando scelgono i propri comfort e servizi di base. All’interno dei lavori di ristrutturazione a cui vengono sottoposte le abitazioni private e gli edifici pubblici, l’isolamento acustico occupa un ruolo piuttosto marginale.

Diverso è invece il discorso per le barriere acustiche stradali collocate sulle vie di comunicazione particolarmente rumorose e trafficate, al punto che il rumore potrebbe incidere negativamente sulla vivibilità dei luoghi per i residenti.

In ogni caso, esistono dei bonus fiscali che riguardano anche l’inquinamento acustico e le contromisure che i privati possono assumere con lavori svolti direttamente sulla propria abitazione. 

Inquinamento acustico e bonus fiscali 2023

Alcuni lavori di isolamento acustico, che possono comprendere al loro interno anche lavori di isolamento termico, sono dichiarati detraibili. L’importante è che si sia in grado di certificare che è stato raggiunto un determinato standard, come vale anche per le barriere acustiche stradali. 

Chi beneficia della detrazione

La buona notizia sugli incentivi è che non sono solo rivolti ai proprietari immobiliari. Anche gli affittuari o gli usufruttuari, o comunque chiunque abiti l’immobile, può usufruire della detrazione. Chiaramente, il godimento del bonus spetta a chi ha pagato il lavoro. 

Se l’immobile viene venduto la detrazione continua comunque a valere per una durata complessiva di 10 anni.

C’è la possibilità di mantenere la detrazione per il precedente proprietario, oppure ci si può accordare per una forma di trasferimento, a seconda delle volontà delle due parti.

L’importanza di approfittare del bonus per l’inquinamento acustico

L’inquinamento acustico è un problema strisciante al quale bisogna far fronte. In modo impercettibile, l’inquinamento acustico influisce negativamente sulla salute umana, con disturbi a medio e lungo termine che insorgono a volte improvvisamente, ma che covano a lungo – l’acufene è solo uno dei più conosciuti, insieme al progressivo calo dell’udito, ma non sono gli unici.

Per questo motivo pubblicamente ci si spende a tal punto non solo con il sostegno alle misure private – tramite bonus, detrazioni, sovvenzioni – ma anche con una normativa urbanistica all’avanguardia, e che mira a consentire uno stile di vita improntato al benessere anche per chi vive vicino a zone strategiche per le infrastrutture e le vie di comunicazione.