Il termine “additive manufacturing” (AM) e “stampa 3D” sono spesso usati in modo intercambiabile, ma ci sono alcune sfumature di differenza tra i due concetti.

Vediamo in cosa consiste la differenza, facendo una panoramica rapida sull’addictive manufacturing e il suo sviluppo tecnologico odierno.

Cos’è una stampante 3D?

Una stampante 3D è una macchina che produce oggetti tridimensionali creando uno strato alla volta, utilizzando materiali come plastica, metallo o resina. Questo processo è noto come “stampaggio a deposizione fusa” (Fused Deposition Modeling o FDM) ed è un tipo di tecnologia di additive manufacturing. Le stampanti 3D rientrano nella categoria più ampia dell’AM ma si concentrano principalmente sulla produzione di oggetti mediante la deposizione di materiale in strati successivi.

Definizione di Additive Manufacturing

Additive Manufacturing (AM): L’AM è un termine più ampio che si riferisce a qualsiasi processo di produzione in cui gli oggetti vengono creati aggiungendo materiali strato dopo strato, spesso utilizzando una varietà di tecniche e materiali.

Possiamo dire che la stampa 3D sia solo uno dei tanti metodi di AM.

Alcuni tipi di additive Manufacturing

I metodi di Additive Manufacturing variano in base ai materiali utilizzati, alle applicazioni specifiche e alle tecnologie impiegate. Di seguito sono elencati alcuni dei principali metodi di AM:

  • Stampaggio a Deposizione Fusa (Fused Deposition Modeling o FDM): Questo è uno dei metodi di AM più comuni ed è spesso associato alle stampanti 3D desktop. Le stampanti FDM utilizzano filamenti termoplastici, come il PLA o l’ABS, che vengono fusi e depositati strato dopo strato per creare l’oggetto desiderato;

  • Stereolitografia (SLA): Questo metodo utilizza la polimerizzazione di resine fotosensibili tramite un laser ultravioletto. Uno specchio mobili orienta il laser per solidificare il materiale strato dopo strato. L’SLA è noto per la sua alta precisione e viene spesso utilizzato per prototipazione rapida;

  • Sinterizzazione Laser Selettiva (Selective Laser Sintering o SLS): In questo processo, uno strato di materiale in polvere, spesso polimeri o metalli, viene fuso utilizzando un laser. Questo processo è ampiamente utilizzato nella produzione di parti metalliche, plastiche e ceramiche di alta qualità.

  • Fused Filament Fabrication (FFF): Simile al FDM, ma spesso utilizzato per materiali plastici. Questo metodo è comunemente utilizzato in stampanti 3D consumer e industriali.

  • Deposizione di Metallo in Polvere (Direct Metal Laser Sintering o DMLS): Utilizza un laser per fondere strati di polvere di metallo per creare oggetti in metallo tridimensionali. È utilizzato nella produzione di componenti metallici complessi per l’industria aerospaziale e medicale.

  • Stampa a getto di materiale (Material Jetting): Simile all’SLA, ma utilizza ugelli per depositare strati di materiale liquido fotopolimerizzante. È noto per la produzione di oggetti ad alta risoluzione con superfici lisce.

  • Bioprinting: Questo metodo è specializzato nella stampa di tessuti e organi utilizzando materiali biologici, come cellule viventi e idrogel. È un settore in crescita nella medicina rigenerativa e nella ricerca.

  • Deposizione di Ceramica (Ceramic 3D Printing): Questo metodo è utilizzato per la produzione di oggetti in ceramica, utilizzando polveri ceramiche e processi simili a quelli dell’SLS.

Ogni metodo ha le proprie applicazioni, vantaggi e limitazioni, ed è utilizzato in settori diversi, dalla produzione su scala industriale alla creazione di prototipi od oggetti personalizzati. La scelta del metodo dipende dalle esigenze specifiche del progetto e dai materiali coinvolti.