Quando si parla di drenaggio stradale e di gestione delle acque correlate all’attività umana non si può prescindere da un discorso sulle fognature.
Ma quando nascono le fognature come le consociamo oggi? Quali sono state le loro modifiche principali?
Vediamo qui di seguito una breve storia delle fognature in Europa, con le tappe fondamentali del loro sviluppo illustrate in modo semplice.
Come nascono le fognature
Le fognature sono un elemento fondamentale per lo sviluppo delle città e delle comunità umane. La gestione delle acque reflue, e la cattiva gestione della stessa, sono strettamente correlate alla diffusione di malattie anche epidemiche e infezioni, e quindi si connettono strettamente con il concetto stesso di progresso di un’area o di un territorio.
Ma non solo: si parla anche di qualità della vita dei cittadini.
Le fognature sono state utilizzate fin dall’antichità per garantire l’igiene e la salubrità delle città: i primi sono stati gli antichi Romani, che specialmente in età imperiale costruirono complessi sistemi di acquedotti e fognature per fornire acqua potabile e smaltire i rifiuti nelle città.
Ne vediamo ancora oggi, spesso in ottime condizioni di mantenimento – a riprova della straordinaria capacità di ingegneria civile latina.
Il Medioevo
Nel Medioevo le fognature erano principalmente costituite da canali a cielo aperto che attraversavano le strade delle città. È evidente che non si trattava della condizione ideale, ma del resto le conoscenze sull’igiene sono piuttosto recenti.
La peste non per niente si diffondeva facilmente, a causa delle condizioni insalubri.
La Rivoluzione industriale: la svolta per la fognature
Ma fu solo con la Rivoluzione Industriale nel XVIII e XIX secolo che l’esplosione demografica nelle città europee portò delle preoccupazioni reali: esisteva un sistema più sicuro e funzionale per gestire le acque reflue?
Fu in questo periodo che iniziarono a essere costruite le grandi reti fognarie sotterranee che conosciamo oggi, come il sistema di fognatura di Londra, progettato dall’ingegnere Joseph Bazalgette nel 1858.
Sistemi fognari oggi
I sistemi fognari moderni possono essere suddivisi in due categorie principali: i sistemi fognari unitari e i sistemi fognari separativi.
I sistemi fognari unitari raccolgono insieme le acque reflue domestiche e le acque piovane in un’unica rete di condotte. Questo sistema è più comune nelle città europee più antiche, dove le infrastrutture fognarie sono state costruite prima dell’avvento dei sistemi separativi. Possono causare problemi di inquinamento delle acque quando si verificano forti piogge, poiché le acque reflue e le acque piovane possono sovraccaricare le stazioni di trattamento e riversarsi nei fiumi e negli oceani.
Quindi devono entrare in gioco i sistemi fognari separativi. Questi raccolgono separatamente le acque reflue domestiche – che vengono inviate a stazioni di trattamento e le acque piovane – gestite attraverso sistemi di drenaggio.
Problemi principali delle fognature in Europa
È evidente che sia molto difficile tracciare delle conclusioni valide per tutti i sistemi fognari europei, però possiamo dire che esistano alcuni problemi comuni.
Ad esempio, l’invecchiamento delle infrastrutture. Molti sistemi fognari europei sono stati costruiti nel XIX e XX secolo e richiedono ristrutturazioni e ammodernamenti per garantire un funzionamento efficiente e sicuro.
Inoltre, come abbiamo visto a seguito delle drammatiche alluvioni in Emilia-Romagna (2023), dobbiamo tenere in conto i cambiamenti climatici. L’aumento delle precipitazioni e delle inondazioni causate dai cambiamenti climatici rende necessario adattare e migliorare i sistemi fognari per gestire queste situazioni estreme.
A questi due motivi si aggiunge il fattore delle aree critiche per crescita demografica e urbanizzazione che tende ad essere sempre più vasta, e quindi a necessitare di un sistema fognario più efficiente del passato.