Un’associazione no profit fondata nel 1909 con l’intento di rendere più proficua la collaborazione tra gli enti che si occupano della sicurezza stradale, in particolare per quanto riguarda i tunnel stradali: questa è PIARC, l’ente responsabile della pubblicazione del report dettagliato sugli incidenti in galleria e sui ponti di cui parleremo in questo articolo.

Cosa si intende per “minimizzare il rischio”

Il report in questione non solo analizza l’incidenza media dei vari incidenti sui ponti e in galleria, ma valuta anche le misure che meglio minimizzano il rischio di tali incidenti. Ad esempio, la cartellonistica stradale.

L’obiettivo della minimizzazione del rischio è evitare che gli ingenti danni causati a queste infrastrutture strategiche si ripercuotano poi sugli utenti della strada in vario modo. In primis, per i danni causati alle persone e alle loro automobili o veicoli. Ma non dimentichiamo che, soprattutto se l’incidente danneggia le infrastrutture, il danno è anche quantificabile secondo parametri economici collettivi, dato che i costi di una manutenzione straordinaria di tunnel dovuta a un incidente ricadono in modo indiretto sulla collettività.

Un’altra premessa da fare è che questo report non parla del sovraccarico dei ponti, anch’esso causa di incidenti, che però merita un’analisi costruita ad hoc, per via delle specifiche competenze ingegneristiche presupposte per leggerla.

Chi ha aderito al report

Nel report troviamo aziende dei settori più disparati, dal manufacturing a chi si occupa di manutenzione strade, o anche ferrovie e metropolitane.

Si è cercato di prestare, all’interno del report Piarc, una certa attenzione al tipo di nazione – soprattutto per quanto riguarda il reddito medio della popolazione e di conseguenza la capacità di spesa per le infrastrutture.

I risultati

Il 61,5% delle compagnie intervistate, tutte in qualche modo influenzate dagli incidenti in galleria e su ponti, ha risposto che questi tipo di incidenti sono una delle principali fonti di preoccupazione.Invece il 23,1% non lo ritiene un problema così importante, e il 15,4% non ne è sicuro.

In generale, osservando i grafici, notiamo una percentuale inferiore a quanto ci si immaginerebbe, quando si chiede alle aziende intervistate se siano o meno a conoscenza delle norme per prevenire e contrastare incidenti in galleria e su ponti.

Sebbene la grande maggioranza delle compagnie, soprattutto in settori correlati come l’edilizia e l’urbanistica, sia a conoscenza di tali norme, molti altri rimangono all’oscuro.

Per l’Italia è stata contattata Ferrovie dello Stato.

È possibile visionare il report integrale a questo link.