Nel cuore del Comune di Milano, nella zona di Città Studi, è stato da poco inaugurato un esempio di Drenaggio Sostenibile (detto “SuDS”, sistema di drenaggio sostenibile). La particolarità del progetto è il contesto: si tratta del primo del genere ad essere implementato su una strada pubblica, precisamente in via Pacini, all’interno dell’area di Città Studi.

Dato il crescente impatto dei cambiamenti climatici e degli eventi meteorologici estremi, come tempeste violente e piogge torrenziali, i sistemi di drenaggio tradizionali possono risultare inadeguati. Le città, spesso caratterizzate da un’abbondanza di superfici impermeabili come asfalto e cemento, possono subire allagamenti e sovraccarichi del sistema fognario.

È proprio qui che entrano in gioco i SuDS, che traggono ispirazione dai meccanismi naturali di drenaggio per gestire le acque piovane in modo sostenibile. 

In cosa consiste questo sistema di drenaggio 

Il SuDS ha portato alla trasformazione dell’area in oggetto da strada tradizionale a viale alberato con siepi.

L’intervento, da poco aperto al pubblico, è stato possibile grazie alla collaborazione tra il Comune di Milano, MM Spa e il progetto AMAT, con la partecipazione attiva delle Direzioni Mobilità e Verde del Comune.

Gli obiettivi principali di questo progetto sono l’impatto ambientale delle strade, la promozione della biodiversità urbana, ma anche la riqualificazione di una zona verde e la creazione di uno spazio accessibile e sicuro. Segno del fatto che la sostenibilità non implica rinunce, se ben gestita, e anzi può essere integrata con l’ambiente circostante in modo da divenire funzionale, e anche estetica e promotrice di socialità.

La parte superiore

Nella parte superiore del sistema drenante è visibile un nuovo percorso pedonale, lungo circa 200 metri e situato tra le vie Teodosio e Capranica, arricchito da 25 panchine, numerose rastrelliere per biciclette e un tavolo con panche. Gli attraversamenti pedonali sono stati ampliati, l’area è stata resa più spaziosa e gli alberi sono stati protetti attraverso la creazione di nuove aiuole lungo il percorso.

Ma sebbene la parte sopraelevata di questo progetto rappresenti un’importante opera di riqualificazione urbana e valorizzazione del verde, il vero punto di forza si cela sotto terra: nel sistema di drenaggio sostenibile (SuDS).

La parte inferiore: il drenaggio sostenibile vero e proprio

Cosa sono esattamente i SuDS, ovvero i sistemi di drenaggio urbano sostenibile? Questi sistemi, noti come Sustainable Drainage Systems in inglese, rappresentano soluzioni volte a mitigare gli impatti delle piogge intense e improvvise, soprattutto nelle aree urbane densamente popolate.

L’obiettivo fondamentale dei SuDS è ristabilire un equilibrio idrologico e ridurre il carico inquinante. La buona notizia è che i sistemi SuDS possono essere applicati su diverse scale, dalle singole strutture agli interi quartieri, offrendo una serie di vantaggi ecologici ed economici.

Ad esempio, i SuDS possono agire come regolatori climatici, influenzando il ciclo dell’acqua e contrastando l’erosione del suolo. Inoltre, favoriscono la biodiversità e la conservazione del terreno, creando spazi verdi accessibili alla comunità e promuovendo la sensibilizzazione ambientale.

Come funzionano i SuDS

Il funzionamento si basa su caditoie stradali, che raccolgono e convogliano le prime acque piovane, le più intense e inquinate, verso il sistema fognario. Le acque piovane successive, chiamate “seconda pioggia“, meno inquinate, vengono invece raccolte e indirizzate nel terreno, da utilizzare per l’irrigazione delle piante e delle aiuole.

Nelle stagioni più secche, il sistema può essere integrato tramite l’uso di acque provenienti da pozzi di falda, evitando così la dipendenza dalle risorse idriche potabili.

Insomma, una soluzione drenante valida sotto molteplici aspetti!