Non si fa che parlare del Ponte sullo Stretto di Messina, dato il recente interesse governativo per l’opera. Cercheremo di dare una panoramica super-partes del progetto, senza entrare nel merito di vantaggi e svantaggi, mantenendoci sulle osservazioni più prettamente ingegneristiche.

L’obiettivo di questo articolo è fornire anche al cittadino senza una formazione tecnica nell’edilizia gli strumenti per iniziare ad informarsi su questo progetto. Solo con una base di valutazione tecnica si sviluppa infatti un’idea critica anche in base al contesto politico e socio-economico in cui viviamo.

La storia del progetto del ponte sullo Stretto di Messina

Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina ha subito diverse fasi di interesse pubblico e politico.

Possiamo dire che il dibattito sia iniziato dagli anni ‘70: le prime proposte erano principalmente sotto forma di tunnel o ponti, ma nessuna di queste idee si tradusse in progetti concreti.

Solo nel 1992, durante la presidenza di Giuliano Amato, il governo italiano decise di stanziare dei fondi per una valutazione della fattibilità del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.

Nel 2002 il governo Berlusconi approvò la realizzazione del ponte e dichiarò il progetto di pubblica utilità. Venne autorizzata anche la costituzione della società Stretto di Messina S.p.A., incaricata di gestire il progetto.

Nel 2005 il Decreto Bersani già conteneva norme specifiche per l’esproprio dei terreni necessari alla costruzione del ponte, cosa che causò diverse proteste locali e nazionali, di carattere politico e ambientale.

Il governo Prodi del 2006 pose il progetto in secondo piano, e tale rimase fino almeno al 2009, anno in cui il governo italiano istituì una Commissione Nazionale di Valutazione per esaminare il progetto.

Compiti della commissione, il valutare l’effettiva fattibilità tecnica, economica e ambientale del ponte.

Di nuovo, il progetto del ponte sullo Stretto di Messina subì un impasse, con il governo Letta.

Ritorno dell’attenzione pubblica e politica sullo Stretto

Nel 2019, con il governo Conte, il progetto del Ponte sullo Stretto è tornato all’attenzione dell’agenda politica. Il governo ha annunciato l’intenzione di revocare la sospensione del progetto e valutare le opzioni disponibili.

Tutt’oggi si tratta di un progetto ingegneristico in corso, progettato per affrontare le sfide di connettività tra la Sicilia e la Calabria.

Caratteristiche Tecniche del Ponte

Lunghezza e Altezza

Il progetto prevede un ponte sospeso con una lunghezza di oltre 3.3 chilometri e un’altezza massima di circa 370 metri. Queste caratteristiche sono in linea con gli standard di costruzione dei ponti sospesi di grande portata.

Struttura Sospesa

La principale caratteristica strutturale è la natura sospesa del ponte (che sarà un ponte strallato), con torri posizionate su ciascuna sponda per fornire stabilità strutturale. Questa soluzione è considerata convenzionale per ponti di questa portata.

Fondazioni

Le fondazioni del ponte saranno progettate considerando le potenziali attività sismiche nella regione. L’impiego di fondazioni profonde, come pali di grande diametro, è previsto per garantire stabilità durante eventi sismici.

Contrasto all’attività sismica

L’ubicazione geografica dello Stretto di Messina rende essenziale la considerazione delle attività sismiche, senza entrare in conflitto con la navigabilità dello Stretto.

Data la presenza di traffico navale, le torri del ponte sono progettate per consentire il passaggio di navi di grandi dimensioni. L’altezza della campata centrale è stata calcolata per garantire spazio sufficiente per la navigazione.

Conclusioni

Il ponte sullo Stretto di Messina, indipendentemente dalle valutazioni tecniche e ambientali o dalle opinioni politiche, è un’opera che fa molto parlare di sé.

È presto per tracciare un piano dei lavori futuri o per capire come le scadenze esatte della realizzazione del ponte.

L’unica certezza in nostro possesso è questa: difficilmente è un argomento che smetterà di interessare l’opinione pubblica, almeno nell’immediato futuro.