L’opus reticulatum era una tecnica comune nell’architettura romana antica. 

Questa tecnica veniva utilizzata per costruire le pareti delle strutture e aumentarne la resistenza, ma aveva anche una funzione fortemente estetica. In questo testo esploreremo la storia, le caratteristiche e il significato dell’opus reticulatum.

Storia dell’opus reticulatum

La tecnica dell’opus reticulatum risale all’antica Roma e fu utilizzata principalmente durante il periodo repubblicano. Il primo utilizzo registrato dell’opus reticulatum risale alla costruzione del muro di Servio Tullio sul Campidoglio, nel VI secolo a.C.

I muratori romani svilupparono una tecnica che si pensa essere una diretta filiazione di esempi greci, ma trasformandola in una forma d’arte. 

L’opus reticulatum ebbe un ruolo di primo piano durante il tardo periodo repubblicano e il primo periodo imperiale, prima dell’introduzione della tecnica dell’opus mixtum, che combinava l’opus reticulatum e l’opus quadratum.

Caratteristiche dell’opus reticulatum

La tecnica dell’opus reticulatum veniva utilizzata per costruire i muri interni ed esterni degli edifici, creando un disegno unico e distinto. I muratori romani utilizzavano pietre di tufo o vulcaniche di forma irregolare, quadrate o rettangolari, per creare il nucleo delle pareti. Queste pietre erano disposte a rete e i loro vertici si incontravano per formare forme piramidali.

Le pietre, tenute insieme con una malta fatta di calce, sabbia e ciottoli, hanno una forma e una dimensione uniche, il che rende difficile creare uno schema esatto. 

Alla fine della disposizione delle pietre, la superficie del muro veniva levigata con una pietra dura o con un rivestimento in gesso, cosa che consentiva di ottenere una superficie liscia. In alcuni casi, il risultato finale di questa rifinitura poteva risultare simile al marmo o allo stucco.

Caratteristiche tecniche 

  • I mattoni a forma di diamante si incastrano tra loro in modo da creare una struttura stabile e resistente alle forze orizzontali. Questo la rende una buona opzione per l’attività sismica;
  • L’uso di mattoni di piccole dimensioni consente di realizzare curve e angoli più precisi nella costruzione;
  • Lo spessore complessivo della parete è generalmente maggiore rispetto ai metodi di costruzione moderni, il che garantisce maggiore stabilità e isolamento termico;
  • La tecnica consente una buona circolazione dell’aria, poiché i mattoni non sono strettamente impacchettati l’uno con l’altro, il che può aiutare a regolare la temperatura e a prevenire l’accumulo di umidità.

Curiosità

È difficile dire se l’opus reticulatum sia più stabile e antisismico dell’architettura moderna, poiché dipende dal progetto specifico, dai materiali utilizzati e dai metodi di costruzione impiegati. Tuttavia, molte strutture antiche costruite con l’opus reticulatum, come il Colosseo romano, le Terme di Caracalla o alcuni edifici che ora sono le fondamenta di stratificazioni architettoniche successive, hanno resistito alla prova del tempo.