La lana di roccia è nota per le sue eccezionali proprietà isolanti e di resistenza al fuoco, che le derivano dalla sua composizione chimica.
Composizione chimica della lana di roccia
Come il nome rivela, la lana di roccia è composta perlopiù da rocce. Basaltiche, prevalentemente, un tipo di roccia vulcanica.
Durante il processo di produzione, questi materiali naturali vengono fusi a temperature superiori ai 1.500°C e trasformati in fibre.
Queste fibre sono incombustibili e insieme altamente resistenti al calore, grazie alla loro origine vulcanica e alla presenza di minerali come il silicio, il calcio e il magnesio, che conferiscono alla lana di roccia delle proprietà fisiche e chimiche molto ricercate in diverse applicazioni industriali.
Processo di produzione della lana di roccia
L’aspetto della lana di roccia è molto curioso, perché ricorda i bioccoli di lana per uso tessile. In realtà, il processo di produzione è ovviamente completamente diverso.
Si inizia con la fusione delle rocce basaltiche e di altri minerali a elevata temperatura, dopodiché il materiale fuso viene centrifugato per trasformarlo in fibre sottili. Queste fibre vengono poi impregnate con leganti organici per migliorarne la stabilità dimensionale e la resistenza all’acqua. Successivamente, le fibre vengono compresse in pannelli, rotoli o altri formati, a seconda delle necessità specifiche di utilizzo. Infine, il prodotto viene cotto in forni a elevate temperature per stabilizzare i leganti e conferire al prodotto finito la sua forma e struttura definitive.
Applicazioni industriali
La lana di roccia è incomparabile quanto a isolamento termico e acustico, e resistenza al fuoco. L’industria automobilistica e quella aerospaziale la impiegano per isolare componenti che devono resistere a temperature elevate, ma viene anche usata in impianti di produzione di energia, inclusi quelli nucleari, per proteggere l’equipaggiamento e ridurre la trasmissione del calore.
Utilizzo in edilizia pubblica della lana di roccia
Nel settore edilizio, la lana di roccia è impiegata per l’isolamento termico di pareti, tetti e pavimenti. La sua capacità di migliorare l’efficienza energetica degli edifici la rende una scelta ideale per la costruzione di abitazioni e uffici più sostenibili e confortevoli. È inoltre utilizzata per la protezione passiva dal fuoco, essendo in grado di resistere a temperature superiori ai 1.000°C e di limitare la diffusione delle fiamme.
La sua densità e la struttura fibrosa la rendono anche un ottimo isolante acustico, quasi al pari di pannelli fonoassorbenti, capace di ridurre la trasmissione del suono tra i diversi ambienti di un edificio. La lana di roccia è inoltre resistente alla muffa e ai batteri, nonché permeabile al vapore, il che aiuta a prevenire problemi di condensa e a mantenere un ambiente interno salubre.
Le stazioni di treni e metropolitane sono un altro comune campo di applicazione per la lana di roccia, che ben attutisce le vibrazioni e i rumori del traffico ferroviario. Inoltre, la sua resistenza al fuoco è fondamentale in questi ambienti pubblici ad alta densità, dove la sicurezza antincendio è una priorità. La lana di roccia viene utilizzata anche per rivestire i tunnel, contribuendo a gestire sia il rumore che la sicurezza in caso di incendio.
Attenzione, però: a dispetto della sua apparenza “morbida”, la lana di roccia va maneggiata con cura, usando le dovute precauzioni, perché rischia di irritare seriamente pelle, occhi e mucose.