Abbiamo di recente assistito all’intesa tra Regioni ed Enti territoriali sulla suddivisione dei fondi destinati dal PNRR al trasporto pubblico locale.
I fondi, come affermano fonti governative, verranno suddivisi in:
- 3,6 miliardi per le metro
- 1,3 miliardi per acquistare bus ecologici
- 836 milioni per le ferrovie regionali
L’obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è in fondo quello di garantire sviluppo e potenziamento del trasporto rapido di massa (metropolitane, filobus e tramvie), ma senza escludere le ferrovie delle Regioni. A questo proposito si sta lavorando con il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini, a due nuovi decreti che disciplineranno le questioni inerenti.
I due decreti sono stati approvati dalla Conferenza Stato-Regioni e dalla Conferenza Unificata (Stato-Regioni-Enti territoriali).
Il ruolo della Conferenza Unificata
Il trasporto pubblico locale (Tpl) è stato un altro dei punti importanti della Conferenza Unificata. Come abbiamo menzionato all’inizio di questo articolo, la somma stanziata è di 1,3 miliardi, che verranno assegnati alle città metropolitane e ai Comuni con più di 100.000 abitanti per l’acquisto di autobus e mezzi non inquinanti.
Ricordiamo che 185 milioni sono destinati alla manutenzione straordinaria dei sistemi di trasporto rapido di massa (Trm). Inoltre, 450 milioni sono stati approvati per i servizi aggiuntivi di trasporto pubblico locale che sono stati messi in campo in seguito al Covid-19.
I ricavi per la vendita di biglietti sono stati necessariamente inferiori, durante la pandemia, e ciò ha reso necessario anche compensare le perdite con 700 milioni di stanziamento.
Interventi nuovi in chiave green
Una caratteristica significativa degli interventi che verranno coperti dai 3,6 miliardi è che tali operazioni dovranno scrivere esplicitamente che si impegneranno per non arrecare danno all’ambiente.
È una caratteristica che spicca in tutti i finanziamenti di interventi, che dovranno assicurare il rispetto del principio di non arrecare danni significativi all’ambiente e di contribuire alla transizione ecologica e digitale.
Detto ciò, vediamo come sono suddivisi geograficamente i fondi: 1,2 miliardi vanno al Centro-Nord e un miliardo al Sud. Infine, 1,4 miliardi sono stati destinati a interventi che erano già stati finanziati da questa legislazione, ovvero 673 milioni al Centro Nord e 726 milioni al Sud).
Il termine per la conclusione dei lavori è il 2026.
Linee ferroviarie
Lo schema di decreto sulle ferrovie regionali in attuazione del PNRR, destina 100 milioni dal Contratto di Programma tra Mims e alcune linee di Rfi già stabilite. 836 milioni invece andranno nel potenziamento delle linee regionali, per riassumere.
Proroga dei PUMS
Un capitolo a parte viene riservato ai PUMS (Piani Urbani della Mobilità Sostenibile), la cui adozione viene prorogata dal 4 agosto 2021 al primo gennaio 2023.
Ricordiamo che il PUMS è un piano a medio-lungo termine che usa gli strumenti di pianificazione esistenti e li integra con i principi di integrazione, partecipazione e valutazione.
Un PUMS serve a soddisfare in modo più oculato e rispettoso degli ambienti le necessità di mobilità delle persone e delle merci.
Nel PUMS rientrano tutte le modalità di trasporto della città e dintorni, quindi sia pubbliche sia private, comprese le soluzioni solo per le merci e quelle non motorizzate, e compresi i parcheggi e le aree di sosta in generale.
Attenzione: il PUMS non va considerato un piano aggiuntivo, ma un’integrazione del piano trasporti già esistente.