Il rumore è una delle principali cause di perdita dell’udito tra i 466 milioni di persone nel mondo che convivono con una perdita uditiva da moderata a grave. Sebbene l’esposizione al rumore possa danneggiare l’udito di persone di qualsiasi età, la ricerca ha dimostrato che i giovani sono sempre più a rischio a causa dell’ascolto di musica ad alto volume. L’OMS stima infatti che 1,1 miliardi di giovani (di età compresa tra i 12 e i 35 anni) siano a rischio di perdita dell’udito a causa dell’esposizione al rumore in ambienti ricreativi.

I nostri rumori quotidiani

La maggior parte dei suoni a cui la maggior parte di noi è esposta ogni giorno sono a livelli di ascolto sicuri, però non va dimenticato che alcuni suoni presenti nel nostro ambiente possono superare i livelli di sicurezza e causare danni alle nostre orecchie. Si pensi al rumore associato ad alcuni elettrodomestici da cucina, a un treno della metropolitana ad alto volume, a utensili elettrici o a un concerto rock. 

L’unità di misura dell’intensità sonora ambientale è il decibel (dBA). Zero decibel è approssimativamente il suono più lieve che l’orecchio umano sano può sentire. Gli esperti concordano sul fatto che l’esposizione continua a un rumore superiore a 85 dB, nel tempo, finirà per danneggiare l’udito. In generale, più forte è il suono, minore è il tempo necessario prima che l’udito ne risenta.

La descrizione del danno: le cellule ciliate

Ci sono centinaia, se non migliaia, di ricerche che documentano i danni causati dal rumore eccessivo alle delicate cellule ciliate (o nervose) dell’orecchio interno. Il ripetersi della pressione sonora contro le fibre nervose può causare all’inizio un danno temporaneo e alla fine un danno permanente. Il danneggiamento di queste cellule causa la perdita permanente dell’udito.

L’acufene

L’esposizione al rumore forte può anche causare l’acufene – un ronzio nelle orecchie o nella testa. Si tratta di una percezione uditiva fantasma quando non è presente alcun suono esterno. L’acufene può attenuarsi nel tempo, ma a volte può continuare ad essere un sintomo intermittente o costante per tutta la vita.

 

Il rumore è una delle principali cause di acufene. Concerti, matrimoni e risonanze magnetiche sono alcune delle situazioni più comuni che possono scatenare i sintomi dell’acufene. A volte la condizione è il risultato di un singolo evento molto rumoroso, mentre altre volte è il risultato di una serie di esposizioni. 

Quando si capisce di stare perdendo l’udito?

La perdita dell’udito indotta dal rumore è cumulativa nell’arco della vita. Spesso, quando una persona si accorge della perdita dell’udito, è troppo tardi. Esistono tuttavia alcuni segnali di allarme che indicano la presenza di un problema.

Se dopo un’esperienza rumorosa si avverte un fischio o un ronzio (acufene) nelle orecchie subito dopo l’esposizione al rumore, e/o un leggero ovattamento dei suoni, che rende difficile capire le persone, le orecchie stanno dando dei segnali di allarme. Ogni volta che si riscontrano problemi di udito come questi, si consiglia di rivolgersi a un otorino abilitato, che potrà valutare l’udito, affrontare eventuali problemi e aiutare a proteggere l’udito di cui si dispone.

Curare il proprio udito

Per curare il proprio udito in modo da minimizzare i danni futuri occorre innanzi tutto limitare l’esposizione al rumore. L’esposizione ai suoni di tutti i giorni può causare la perdita permanente dell’udito se il volume è troppo alto o se i rumori stradali, ad esempio, non sono limitati da opportune barriere anti rumore

Per chi ha dubbi di avere disturbi conviene poi sottoporsi a uno screening medico dell’udito.