Il piombo è un metallo di colore grigiastro e viene utilizzato in molte applicazioni che vanno dalla produzione di batterie all’edilizia civile. Tuttavia, nonostante la sua ampia diffusione, il piombo continua tutt’oggi ad essere al centro di controversie riguardo alla sua tossicità e sui suoi effetti sulla salute umana. Vediamoci chiaro: qui di seguito parleremo del piombo senza pregiudizi, raccontando la sua struttura chimica e fisica e i suoi principali utilizzi industriali nel tempo.

Struttura chimica e fisica del piombo

Il piombo è un elemento chimico con il simbolo Pb e il numero atomico 82. La sua struttura elettronica prevede la presenza di 4 elettroni di valenza che si combinano con altri elementi per creare svariati composti. Il piombo ha un punto di fusione di 327,5 °C e un punto di ebollizione di 1740 °C.

Si tratta di un metallo densissimo (11,24 g/cm³) e ciò lo rende uno dei metalli più pesanti conosciuti dall’uomo. Ci ricordiamo le bilance d’epoca, quelle a uno o due bracci? I pesetti che venivano posti sui piatti, spesso con quella tipica forma simile al pedone degli scacchi, erano proprio di piombo.

Una delle sue principali caratteristiche fisiche è la malleabilità – la capacità di essere deformabile o piegato senza rompersi – e la sua resistenza alla rottura.

Oltre a queste proprietà fisiche, il piombo è anche un ottimo conduttore di calore e non reagisce con l’aria a temperatura ambiente.

I primi usi del piombo nella storia

Il piombo è uno dei primi metalli conosciuti dall’uomo. Veniva estratto sotto forma di galena, un minerale contenente solfuro di piombo, e veniva poi fuso per creare lingotti di questo metallo. Abbiamo una ricchissima serie di aquile romane, fregi e figure della statuaria, molte delle quali copie di originali greci ed ellenistici. Anche molti acquedotti romani sono stati realizzati usando questo materiale, e in epoche più vicine a noi il piombo si è ritrovato protagonista del food packaging, oltre che in diverse vernici e smalti per l’uso industriale e domestico

A un certo punto però, a seguito di problemi medici frequenti e ricorrenti in chi aveva avuto contatti prolungati con il piombo, sono iniziati a sorgere i primi dubbi. La ricerca ha purtroppo confermato questi dubbi, come vedremo tra poco.

Il piombo è tossico?

Il piombo contiene delle neurotossine, come anche i suoi composti. Per questo è considerato uno dei metalli più tossici dal dibattito pubblico ed è stato al centro di tante polemiche relative alla sicurezza e alla sostenibilità. Il principale problema è che anche a basse concentrazioni il piombo può causare danni alla salute umana, ma anche all’ambiente.

Non andremo troppo nello specifico, ma parliamo di problemi neurologici e renali, in alcuni casi anche molto seri.

I principali usi industriali del piombo oggi

Oggi, il piombo è ancora molto diffuso e viene ancora utilizzato in molti campi di produzione, uno dei maggiori è la produzione di batterie. Infatti le batterie al piombo-acido sono il più comune tipo di batteria per i veicoli elettrici o ibridi.

Il piombo viene anche utilizzato in altre applicazioni industriali come nelle tecniche per la fermentazione della birra. Può essere utilizzato con scopi additivi nei cavi in rete di alta tensione, e nei vetri.

Inoltre, il piombo viene ancora utilizzato nell’edilizia. Tuttavia, la riduzione dell’utilizzo di questi prodotti sta diventando una priorità negli ultimi anni a causa dei problemi ambientali e sanitari che sorgono dall’utilizzo del piombo.

Eliminare completamente un materiale dall’uso comune e industriale è spesso più semplice per le nuove costruzioni e i nuovi prodotti. In fondo, basta vietarne la produzione e la commercializzazione su larga scala! Invece, più difficile è rimuovere l’esistente – e un contesto simile l’abbiamo visto con l’eternit.

Quindi, staremo a vedere che fine farà il piombo che abbiamo attorno a noi.