Il termine “downcycling” si riferisce al processo di riciclaggio o riutilizzo di materiali in modo tale che perdano qualità o valore rispetto al loro stato originale. È evidente a questo punto che quando si parla di edilizia sostenibile, o meglio di economia circolare applicata all’edilizia, il concetto assuma una priorità stringente.
Vediamo cosa significa downcycling, in che applicazioni edilizie si verifica la prevalenza del fenomeno, e quali sono le frontiere scientifiche e tecnologiche per realizzare il suo opposto, l’upcycling.
Cosa significa downcycling
Si dice che un materiale subisce downcycling quando viene trasformato in prodotti di qualità inferiore rispetto a quello da cui è stato originariamente creato. L’opposto è il concetto di “upcycling”, in cui i materiali vengono trasformati in prodotti di valore superiore, nell’ottica della sostenibilità e del riciclo.
L’upcycling
A differenza del downcycling, dove i materiali perdono valore durante il processo di riciclo, nell’upcycling si cerca di migliorare o trasformare i materiali in qualcosa di più prezioso o funzionale, contrastando la logica secondo la quale il rifiuto è l’ultima parte del processo produttivo.
L’obiettivo principale dell’upcycling è quello di ridurre la quantità di rifiuti, sfruttare al massimo le risorse disponibili e promuovere l’innovazione creativa. In pratica, l’upcycling coinvolge l’utilizzo di materiali o oggetti esistenti per creare nuovi prodotti, senza dover ricorrere alle risorse non rinnovabili.
Esempio
Immagina di avere una bottiglia di plastica che viene riciclata, ma invece di essere trasformata in un’altra bottiglia di plastica, viene ridotta a frammenti di plastica di qualità inferiore che vengono utilizzati per creare oggetti meno pregiati, come tappetini per pavimenti o materiali per imbottitura. Questo è un esempio di downcycling, poiché il valore e la qualità della plastica sono stati ridotti nel processo di riciclaggio.
Il downcycling nell’edilizia
Si vede spesso il betonaggio di conglomerato da materiali demoliti: quando un edificio viene demolito, il calcestruzzo e altri materiali di costruzione possono essere frantumati e utilizzati come aggregati per creare nuovo calcestruzzo. La qualità del nuovo calcestruzzo dipende molto dalla qualità dell’intero processo. Il nuovo calcestruzzo potrebbe essere inferiore rispetto all’originale, cosa che conduce a un downcycling.
Un altro riciclo comune è nel legno. Il legno proveniente da demolizioni può essere riciclato e utilizzato in nuove costruzioni, ma deve essere preparato correttamente perché mantenga le sue caratteristiche strutturali.
Si verifica un potenziale downcycling anche per i materiali che in generale non vengono riciclati correttamente, come il polietilene, e in generale i materiali isolanti. Abbiamo già parlato della difficoltà nel riciclare i policomponenti, e questa è un’ulteriore parte del problema del downcycling.
Come evitare il downcycling nell’edilizia
Per evitare il downcycling nell’edilizia e promuovere un approccio più sostenibile al riciclaggio, è possibile adottare alcune misure:
- Selezione dei materiali: alcuni materiali di costruzione sono intrinsecamente riciclabili e di alta qualità, ad esempio il legno, l’acciaio e il vetro;
- Inoltre, come visto spesso il downcycling si verifica per uno scorretto riciclo o gestione della materia prima da riutilizzare;
- Innovazione: come sempre in un campo in cui la tecnologia gioca un ruolo rilevante, anche nell’edilizia è fondamentale mantenere lo spiraglio dell’innovazione sempre ben aperto e rifornito di nuovi spunti e nuovi indirizzi di ricerca. Oltre ai nuovi materiali, bisogna indagare anche su nuovi processi di riciclo e su nuove applicazioni delle conoscenze esistenti.