L’illuminotecnica è una branca scientifico-tecnica che si occupa dell’illuminazione naturale o artificiale degli ambienti.

Produrre un corretto risultato di illuminazione è importante per il benessere fisico e psicologico, soprattutto quando si parla di design, o di uffici in cui devono lavorare delle persone per molte ore del giorno senza affaticarsi eccessivamente la vista. 

Ma l’illuminotecnica è anche necessaria per evitare gravi incidenti ed i rischi alla salute e alla sicurezza. 

Quest’ultimo è il caso dell’illuminotecnica stradale, che deve sottostare a diverse regole tecniche per poter essere definita accettabile in linea con gli standard di sicurezza vigenti.

Come si calcola la luce che colpisce una determinata area?

Nell’illuminotecnica non è così immediato calcolare la luce che investe una particolare area. Infatti bisogna effettuare una sommatoria di tutti i fotoni che la raggiungono direttamente oppure rimbalzando da una fonte luminosa su una superficie riflettente.

In più, per sapere in termini tecnico-scientifici quando la luce colpisce un’area è importante conoscere perfettamente le caratteristiche tecniche dell’ area.

L’esempio di una galleria stradale

Ad esempio, in una galleria stradale bisogna considerare l’ampiezza del fornice, ma anche l’eventuale presenza di fori naturali che lasciano trapelare all’interno luce da esterno. 

Inoltre, bisogna considerare il materiale di cui è composto il rivestimento interno, e molti altri fattori.

Un materiale riflettente sarà ovviamente molto diverso da un materiale opaco, anche se va detto che in una galleria stradale la gamma di materiali utilizzabili è piuttosto standard.

Insomma, raramente troveremo una galleria rivestita da specchi, giusto per fare un esempio di superficie riflettente.

Che cos’è l’albedo

È molto importante il fattore colore, nell’illuminotecnica, perché coinvolge in seconda battuta il cosiddetto “albedo”. 

L’albedo è la frazione di luce che viene riflessa da un determinato colore o materiale.

Quando da un colore la luce viene riflessa del tutto, si parla di albedo 1, mentre se il colore o il tipo di superficie non riflette nulla, l’albedo è zero.

Le grandezze dell’illuminotecnica (o “grandezze fotometriche”)

Energia luminosa

Quando si parla di illuminotecnica, si sente spesso parlare anche di energia luminosa. Questo termine indica la grandezza fotometrica in corrispondenza alla grandezza radiometrica dell’energia radiante: ciò significa che siamo di fronte all’energia portata con sé da un campo di radiazione elettromagnetica che ha le stesse frequenze della luce visibile.

La sua unità di misura è Qv, e nel SI è il lumen per secondi.

Flusso luminoso 

Il flusso luminoso si riferisce a quanta energia luminosa viene prodotta in un certo lasso di tempo. Si misura con la lettera greca Φ (phi), e con il lumen nel SI (lm).

Emettenza luminosa 

L’emettenza luminosa corrisponde alla grandezza radiometrica dell’emettenza radiante. È il rapporto tra flusso luminoso e superficie che lo produce e viene designata con Ev, mentre la sua unità di misura è il lux (lx).

Illuminamento

L’illuminamento è il rapporto tra il flusso luminoso ricevuto da una superficie e l’area della superficie in questione.

Intensità luminosa 

Con “intensità luminosa” intendiamo una grandezza vettoriale. L’intensità luminosa indica il flusso luminoso emesso all’interno dell’angolo solido unitario (steradiante) che si orienta in una direzione data.

La sua unità di misura è la candela (cd).

Luminanza 

L’ultima grandezza che vale la pena conoscere per chi si occupa di illuminotecnica è la luminanza. Si tratta del rapporto tra l’intensità luminosa originata da una superficie in una data direzione e l’area della superficie apparente.

L’unità di misura è la candela al metro quadrato.

Queste definizioni non hanno l’ambizione di coprire tutte le sfaccettature necessarie per comprendere la fotometria, però possono dare un’idea di quanto sia vasto un campo che a prima vista sembra assai intuitivo.

Chi come Soteco Srl si occupa di illuminotecnica stradale si occupa di far rispettare in determinate combinazioni i parametri limite fissati per ognuna di queste grandezze.

Lo facciamo rifacendoci alle indicazioni di legge.