La capillarità della tecnologia GPS consente oggi di misurare la velocità media di viaggio tra le grandi città nei diversi Paesi. Fin qui, si tratta di un’osservazione abbastanza intuitiva. La vera novità è il fatto che all’interno della ricerca urbanistica esista un filone che cerca di stabilire – in base a queste velocità medie – la qualità delle strade nel mondo. 

Creare una media è importante perché consente il confronto e permette agli organismi sovranazionali l’elargizione di fondi, giusto per citare una casistica. Tali fondi, con una conoscenza più accurata della realtà, potrebbero venire re-indirizzati a seconda della necessità, in un’ottica di maggiore equità nell’accesso alle risorse.

Titolo del paper: Road Quality and Mean Speed Score

Autori: Mariano Moszoro, Mauricio Soto

Edito da: International Monetary Fund, numero di maggio, 2022

Perché è così importante la qualità delle strade?

Innanzi tutto, una premessa. Le strade favoriscono l’accesso ai servizi economici e sociali, con effetti positivi sull’occupazione e la produttività agricola e non agricola nelle aree rurali e urbane; inoltre, le strade facilitano l’integrazione dei mercati interni ed esterni e delle comunità marginalizzate.

Valutare la qualità delle strade con Google Maps

Un esercizio come quello di misurare la velocità media dei veicoli serve per capire non solo la funzionalità delle infrastrutture stradali ma anche le eventuali lacune di accesso in alcuni punti specifici.

Come si misurava prima la qualità delle strade?

Le modalità tradizionali di misurazione delle strade si basano su report ufficiali, sondaggi come il Quality of Roads Perception del World Economic Forum, o immagini satellitari.

I risultati dell’articolo, in sintesi

Nel paper in esame viene riportato che in un campione di oltre 160 Paesi i punteggi MS (velocità media, ovvero mean speed) variano da 38 km/h (23,6 mph) a 107 km/h (66,5 mph). Si è concluso che le strade possono avere un effetto sul PIL, vista l’importanza della connettività, e visto che l’accesso a strade migliori può ridurre i tempi e i costi di trasporto, aumentare la produttività e ridurre la povertà.

Alcuni indicatori di connettività utili possono essere le dimensioni della rete stradale e l’indice di accesso rurale, che misura la percentuale di popolazione rurale che vive entro due chilometri da una strada.

Spesso tali indicatori sono utilizzati per la pianificazione e la definizione delle priorità delle infrastrutture.

Uno sguardo agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

Riconoscendo l’importanza della connettività, gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030 delle Nazioni Unite includono l’Indice di Accesso Rurale come indicatore chiave per la pianificazione delle infrastrutture, onde monitorare i progressi nel loro sviluppo.

Originariamente sviluppato dalla Banca Mondiale nel 2006, questo indice fornisce un indicatore comprensibile e concettualmente coerente tra i vari Paesi e rimane il parametro più accettato per monitorare l’accesso ai trasporti nelle aree rurali. Tuttavia l’indice di accesso rurale è costoso in termini di tempo e risorse per la raccolta dei dati, sensibile al metodo di misurazione e non disponibile per alcuni Paesi.

Le indagini sulle immagini satellitari 

Per questo motivo il paper di cui parliamo usa come fonte di dati i dati satellitari. 

Infatti, qualità delle strade significa non solo accessibilità e condizioni della superficie, ma anche situazione del traffico e livello di ingegneria di gallerie stradali e ponti.

Si tratta di un parametro soggettivo e ambiguo e dipende molto da chi viene intervistato. Qualcuno ad esempio considera “strada di qualità”, molto banalmente, una strada senza buche. È una percezione legittima, ma non possiamo concederci di conferirle una validità scientifica.

La nuova misura della qualità delle strade tra Paesi viene qui basata sulla velocità media tra le grandi città di Google Maps. 

Conclusione

Un discorso interessante, che pone all’attenzione diversi fattori che potremmo aver tralasciato prima. Ad esempio, il reddito pro-capite, che influisce sulla qualità dei veicoli comprati, e che potrebbe essere in parte indicatore del benessere economico che si respira in uno Stato.