Lo sviluppo economico dato dalle ferrovie è arrivato a costituire quella che a posteriori abbiamo deciso di chiamare “Rivoluzione industriale”.

Il treno è infatti un mezzo di spostamento non solo efficiente e importantissimo per fornire alcuni servizi nevralgici, ma è anche un motore di nuovi sistemi di produzione, nuovi rapporti di potere, nuovi posti di lavoro con dinamiche di lavoro diverse.

In queste poche righe abbiamo elencato sostanzialmente i fattori che costituiscono un cambiamento culturale, in qualsiasi luogo e in qualsiasi epoca storica.

Vediamo come siamo arrivati alle moderne ferrovie, e quanto hanno influito i diversi sviluppo tecnologici sull’applicazione del treno ai trasporti di massa.

Storia delle ferrovie

Le prime forme di trasporto erano alimentate dall’uomo o dai cavalli, tramite carri e vetture azionati dalla forza muscolare.

I primi mezzi di trasporto su binari erano dei carri che si spostavano su binari e che consentivano di rinunciare alla forza muscolare massiccia, spesso trasportando comunque merci voluminose e pesanti.

Inizialmente, queste rotaie erano di legno. Furono sostituire negli anni ‘60 del ‘700 con la ghisa. 

Mancano pochi anni però alla vera e profonda rivoluzione della ferrovia.

Tutti l’abbiamo studiato a scuola: fu l’ingegnere meccanico James Watt a rivoluzionare il settore con la sua macchina a vapore Watt nel 1781. Negli anni successivi, il motore a vapore fu migliorato e si diffuse in tutta Europa e presto in tutto il mondo.

Nel 1800 Matthew Murray, un inventore inglese, creò la prima locomotiva a vapore in grado di muoversi, anche se a una velocità inadatta per costituire un’alternativa vera e propria al trasporto muscolare. 

Pochi anni dopo inventò la locomotiva bicilindrica di Salamanca, che fu utilizzata pubblicamente nel 1812 in occasione dell’apertura della prima ferrovia commerciale per passeggeri in Inghilterra.

Raggiungiamo le 15 miglia orarie solo con George Stephenson (un ingegnere inglese) e la sua Locomotiva del 1825. Si iniziò in quegli anni a costruire una rete ferroviaria nordamericana, che sfociò nella prima ferrovia transcontinentale del 1869.

In parallelo a questo sviluppo abbiamo le locomotive a motore diesel, utilizzate in Svezia a partire dal 1913, seguite dagli Stati Uniti nel 1939. 

Il treno alta velocità è la successiva svolta: bisogna aspettare il 1964 per vederlo all’opera in Giappone. 

Oggi abbiamo ferrovie leggere e metropolitane, e treni di varie tipologie, velocità e costi. Tutto inizia però da una caldaia e dal carbone!